“Danza della Donna Selvatica”
Collezione Paolo Conte

Serie in tiratura limitata per 108 bottiglie da 57% vol. suddivisa in:
– n. 100 esemplari in numeri arabi
– n. 3 prove d'artista
– n. 5 esemplari in numeri romani

Dalle Langhe, luoghi nei quali la vite ha trovato una delle sue massime espressioni, provengono le vinacce dei grandi vini del Piemonte DOC – DOCG; la Grappa che ne deriva trova uno straordinario ed emozionante equilibrio derivato dalla concia in fosse sotterranee e da un lungo periodo di maturazione in legno.

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Descrizione

Paolo Conte è uno dei più originali cantautori italiani, e di sicuro il più erudito e coerente. Il suo stile nasce dall’accordo tra le ninnananne fantasmagoriche di Leonard Cohen, la sensibilità da cantastorie parigino di inizio ‘900, le big band jazz di Duke Ellington e Bix Beiderbecke, la sensibilità del song jazz-pop di Hoagy Carmichael e della chanson di Jacques Brel. A questo va di certo aggiunto uno stile erudito di costruzione delle liriche, sempre in bilico tra passioni sfrenate, malinconie di memorie passate, spiriti eleganti e forbiti, dove a tratti si fa largo un ermetismo schivo.

I suoi due strumenti, il pianoforte e la voce (prima ancora che le canzoni vere e proprie) faranno da battistrada a una delle contaminazioni più seducenti di sempre, almeno nei rispetti del panorama del cantautorato italiano, e insieme contribuiranno al non trascurabile merito di aprire le porte alla riscoperta filologica e classica della musica jazz in Italia, fino ad allora tenuta a forza nell’oscurità. Il Conte interprete, in ultima analisi, si pone come chanteur decadente, distaccato, obliquo e nobile a un tempo, con un timbro vocale roco e profondo, soavemente sferzante, pungente e anti-retorico.
Paolo Conte ha firmato alcuni brani che sono diventati punti fermi della musica italiana: “La coppia più bella del mondo” e “Azzurro”, interpretate da Adriano Celentano, “Insieme a te non ci sto più” cantata da Caterina Caselli, “Messico e nuvole” per Enzo Jannacci, “Genova per noi” e “Onda su onda” portate al successo da Bruno Lauzi, e molte altre.
Dal 1974 in poi diventa anche interprete delle sue canzoni e con brani come ” Un gelato al limone”, ” Via con me” e successivi si afferma come grande interprete della musica italiana anche all’estero.
Parallelamente alla sua attività musicale Paolo Conte sviluppa anche un discorso artistico pittorico che lo porta nel 2007 ad ottenere una laurea honoris causa in pittura dall’Accademia Italiana delle Belle Arti per “conclamata competenza nel campo della pittura”.

 Paolo Conte in occasione dell’accensione del 67° fiammifero oltre a questa etichetta che è stata selezionata ne ha create altre sette.